
Era seduto sulla sua sedia. Lo guardava parlare, vomitare le sue stupide sentenze dall'alto della sua personalità.
"Non lo sopporto", si ripeteva nella testa.
Stringeva i pugni e cercava di trattenersi.
Erano minuti che parlava, solo lui, e non era riuscito a dire neanche una parola.
Tutto ciò che lo riguardava era inutile, superfluo, la sua situazione economica, il suo umore, i suoi bisogni.
Esisteva solo lui, i suoi problemi di vecchio, le sue opinioni sempre negative. Tutti lo volevano imbrogliare, chiunque desiderava solo procurargli fastidi e dolori.
"è quello che ti sei cercato, vecchio".
Finalmente un secondo di silenzio, lui ne approfittò, si alzò, e se ne andò.
Peccato che quell'uomo era suo padre.
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