martedì 23 agosto 2011
Attimo di vita, fastidioso
Era seduto sulla sua sedia. Lo guardava parlare, vomitare le sue stupide sentenze dall'alto della sua personalità.
"Non lo sopporto", si ripeteva nella testa.
Stringeva i pugni e cercava di trattenersi.
Erano minuti che parlava, solo lui, e non era riuscito a dire neanche una parola.
Tutto ciò che lo riguardava era inutile, superfluo, la sua situazione economica, il suo umore, i suoi bisogni.
Esisteva solo lui, i suoi problemi di vecchio, le sue opinioni sempre negative. Tutti lo volevano imbrogliare, chiunque desiderava solo procurargli fastidi e dolori.
"è quello che ti sei cercato, vecchio".
Finalmente un secondo di silenzio, lui ne approfittò, si alzò, e se ne andò.
Peccato che quell'uomo era suo padre.
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